La musica è da sempre un fondamento della cultura gitana.
Una tradizione millenaria che nel corso del tempo ha mantenuto le influenze aggiornandosi anno dopo anno a diversi stili: jazz gipsy manouche, flamenco, etnico balcanico e anche rock punk.
Il maggiore artista di jazz gipsy monouche è sicuramente Django Reinhard. Nonostante un grave incidente alla mano sinistra quando la roulotte di famiglia fu divorata da un incendio, Django sviluppò una tecnica chitarristica rivoluzionaria e del tutto particolare.
Fu il primo gitano a conoscere la gloria riservata ai musicisti più popolari: il suo originalissimo stile, acclamato come geniale ed innovativo, si sviluppò in realtà in una vita di immersione fra i più grandi della tradizione popolare e fu contaminato dalla sua vastissima cultura in musica classica.
Sergio Corbucci chiamò Django il personaggio principale del suo film omonimo, proprio come omaggio al musicista, di cui era un grande fan.
Sulla scia dell’eroe dei gitani si crearono numerosi gruppi, tra tutti i Gipsy Kings. I componenti del gruppo sono di origini andaluse ma le loro due famiglie di origine gitana lasciarono il paese durante la guerra civile spagnole, per trasferirsi in Provenza.
Il loro stile di musica è una fusione di rumba flamenca, flamenco tradizionale e musica pop, ottenendo negli anno ottanta un enorme successo con il brano Bamboléo, tratto dal loro terzo album intitolato Gipsy Kings.