Ametista

  • il Chakra corrispondente è il 6°, ovvero il Terzo Occhio
  • il suo elemento è l'Acqua, agisce sulla sfera delle emozioni e della femminilità (amore, compassione, riconciliazione, pace)
  • risveglia la consapevolezza della realtà spirituale, può aiutare a superare il dolore legato a un lutto
  • accresce il senso di giustizia, l’umiltà e l’onestà e la lucidità intellettuale
  • riduce l’istinto egoistico e rafforza la capacità d’amare
  • è un efficace calmante per la mente, favorisce la concentrazione e placa i pensieri confusi
  • allevia i sensi di colpa, rafforzando la sicurezza in se stessi e diminuendo i complessi d’inferiorità
  • rimedio contro l’insonnia e gli incubi, diminuisce le tensioni e calma le emicranie
  • aiuta ad alleviare i gonfiori e le contusioni
  • Il nome ametista deriva dal greco améthystos che significa "non ebbro", etimologia che ha dato i natali a uno dei miti più affascinanti della storia, il mito di Bacco e Ametista. Ametista era il nome di una ninfa dei boschi. Bacco, dio del vino, si invaghì della fanciulla, che dovette chiedere l'aiuto della dea delle foreste, Diana. Per proteggerla, trasformò la ninfa in un cristallo molto chiaro. Allora Bacco, infuriato per il tranello, buttò contro la pietra la sua coppa colma di vino. Da qui, si dice, è nato il colore violetto. Per lo stesso motivo, sin dall'antichità si crede che l'ametista protegga chi la indossa dai poteri inebrianti della bevanda cara a Bacco.
    In epoca romana dall'ametista venivano creati anche dei calici che i patrizi romani usavano durante le cene. La tradizione voleva che ogni qualvolta il padrone di casa accostava la coppa alle labbra, i commensali dovevano bere. Il colore del cristallo aiutava a far credere a tutti che anche l'ospite stesse bevendo vino. Invece, mentre gli altri si abbandonavano agli effetti dell'alcol, il padrone di casa ingannava tutti bevendo acqua, "trasformata" in vino dal colore dell'ametista.
  • associata al segno zodiacale dei Pesci e della Vergine.